Psicologa Cento di Ferrara
Desidero esprimere alcune riflessioni sul perché sia importante intraprendere un percorso di Psicoterapia:
Rivolgersi ad uno psicoterapeuta significa essere accompagnati in un viaggio di esplorazione nel nostro mondo interiore, incontrare la propria sofferenza che finalmente troverà uno spazio ed un luogo in cui essere ascoltata, accettata, compresa, e che “illuminerà” quelle parti di noi di cui non siamo pienamente consapevoli e, grazie alle quali, è possibile trovare nuove chiavi di lettura della propria storia.
Il nostro mondo interiore è un UNIVERSO di relazioni, un universo di emozioni che molto spesso non riusciamo a vedere, ad ascoltare e a leggere…, diventa un CAOS interiore che trovano modo per esprimersi in modo non sano, somatizzando questo malessere sul corpo, quali ad esempio la stessa psoriasi, gastrite, anoressia, obesità, etc.
“La decisione di cercare aiuto ed affidarsi ad uno psicoterapeuta è segno di saggezza, buon senso e fiducia nel proprio potenziale… è scegliere di non stare più male”.
Il discorso non viene centrato sul passato in quanto tale, ma piuttosto sulle vie attraverso le quali il passato tende a vivere nel presente e quindi sul modo in cui il passato può illuminare le difficoltà psicologiche attuali.
L’ obiettivo della Psicoterapia è quello di aiutare il paziente a liberare se stesso dal marchio delle esperienze passate in modo da poter vivere con più pienezza il presente.
E’ un percorso di liberazione, di trasformazione, si lascia il vecchio, ovvero ciò che ci rende identici “idem” alle nostre radici (genitori) per raggiungere l’ autòs, ovvero la propria autenticità.
La psicoterapeuta deve:
- Instaurare e costruire una “relazione” con il suo paziente.
- Concordare all’ inizio con il paziente l’ obiettivo terapeutico da raggiungere.
- Usare un gergo comprensibile, quindi non tecnico
- Lasciarsi coinvolgere dal problema del paziente, ma deve riuscire a rimanere allo stesso tempo obiettiva.
- Essere da appoggio qual’ ora emergessero sensazioni dolorose, ma non deve incoraggiare la persona a manifestare emozioni oltre la normale necessità di lasciare uscire le sensazioni represse.
Ritengo che la Psicoterapia Psicoanalitica sia fondamentalmente un percorso di conoscenza di sé, e la conoscenza (come l’ amore) ti prende per mano e ti porta dove vuole. Se la persona sapesse già tutto, non sarebbe amore, non sarebbe vera conoscenza.
La conoscenza è trasformazione, e la paura di perdere qualcosa di sé nella trasformazione la accompagna.
Non è facile rischiare. Abbandonare l’ idea di poter capire tutto e di perdere il controllo spaventa molto, ma rinunciare a questo non significa morire, significa VIVERE.
I grandi mutamenti avvengono quando si lascia entrare qualcosa che non si capisce, è come quando ci si innamora: non si è più quelli di prima, vada come vada.
Il risultato auspicabile dell’ analisi varia da paziente a paziente, siamo molto lontani dal modello medico in cui ad una diagnosi corrisponde la prognosi, una terapia ed un esito (più o meno probabile).
Ogni depressione è diversa, ogni fobia è diversa, ogni sintomo o disagio che viene espresso è inserito nella storia della persona e nel suo carattere.
La Psicoterapia Psicoanalitica lavora “su misura” ed in ogni caso, il paziente arriva sempre fin dove può, indipendentemente da tutto.